L'etica del pescatore a mosca
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23-11-2009, 04:58 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-11-2009 05:16 PM da Giovanni Bartolozzi.)
Messaggio: #27
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RE: L'etica del pescatore a mosca
(22-11-2009 12:15 PM)Lorenzo_Mangini Ha scritto: Paolo, la formazione oggi, come da bel po' di anni, il pescatore a mosca, se la fa da sé, nel senso che non viene imposta, quindi tutto ruota attorno alla sensibilità personale e all'evoluzione del pescatore a mosca come cittadino, come conoscenze, ecc. Come in tutte le cose l'esperienze insegnano e soggettivamente ognuno usa le proprie a suo piacimento. Ciò non toglie che possa esser dato una formazione ai neofiti, cercando di risparmiargli certe cattive esperienze e spiegando il perchè di certe conclusioni. Nessuno credo voglia imporre qualcosa, semmai vuol dare un consiglio ben motivato. Per quanto riguarda la marmellata sicuramente la pesca a mosca è da confrontare a quella fatta in un pentolino, mentre quella al tocco con un paiolo da polenta. Il fatto che ti siano capitati episodi del genere significano ben poco, voglio farti presente che con l'acqua sporca il pentolino ti diventa un cucchiaio, mentre la camola piace comunque. Idem per la pesca al buon vecchio cavedano, peggio che andar di notte. Ma questi sono solo i primi esempi che mi sono venuti a mente. Per iter personale magari qualcuno ha anche ricevuto una formazione corretta. Perchè limitarsi e dire si arrangi se la faccia da solo? Poi non confondiamo l'etica con le tecniche e l'attrezzatura. Son tutt'altra cosa. A seguito link che parlano d'etica, due sono di carpfishing, uno di moschisti: http://www.mayflyclubsibilla.it/perche.html http://www.goldcarp.net/IlCarpfishing/ta...fault.aspx http://www.lagodellacontessa.it/etica.htm Averne uno nostro (del CTPM), fatto bene, non la trovo una cattiva idea. Saluti, Giovanni |
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