Le Guardie Ittiche Volontarie del C.T.P.M. sono soci che hanno ottenuto il decreto dalla Polizia Provinciale.
Sono pubblici ufficiali con il compito di verificare che le Leggi poste a tutela della pesca vengano rispettate.
Possono redigere verbali di accertata violazione e comminare una sanzione pecuniaria. Hanno l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria di ogni fatto di rilevanza penale. Promuovono inoltre informazione ambientale, controllano i corsi d’acqua e specchi lacustri.
Chi sono?
La figura della Guardia Ittica è contemplata nel Testo Unico sulla Pesca e cioè dal R.D. 8 ottobre 1931 n° 1604. Nonostante la veneranda età della Legge in oggetto, la stessa è ancora in vigore. In particolare l’art. 31 recita testualmente: “Le Province, i Comuni, i consorzi, le associazioni e chiunque vi abbia interesse possono nominare e mantenere a proprie spese, agenti giurati per concorrere alla vigilanza sulla pesca tanto nelle acque pubbliche, quanto in quelle private. Essi, ai fini della sorveglianza sulla pesca, hanno la qualità di agenti di Polizia giudiziaria”. La nomina delle Guardie Ittiche avviene secondo quanto sancito dall’art. 138 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.) che stabilisce i requisiti di cui essere in possesso per diventare GPG. Comunque, ai sensi del predetto art. 31 R.D. 1604/31, dette Guardie sono Guardie Particolari Giurate (GPG) con funzioni di Polizia Giudiziaria.